Tragedia in Mare: Nave Affonda al Largo dell’Italia con oltre 10.000 Persone a Bordo

Tragedia in Mare: Nave Affonda al Largo dell’Italia con oltre 10.000 Persone a Bordo
Una tragedia marittima di proporzioni senza precedenti si è verificata nelle prime ore di giovedì mattina, quando una grande nave passeggeri è affondata in mare aperto al largo della costa italiana, con oltre 10.000 persone a bordo. Le autorità hanno confermato centinaia di morti accertati, mentre migliaia risultano ancora dispersi, in quello che è già considerato uno dei disastri marittimi più gravi della storia recente.
La nave, MV Aurora Star, era in viaggio da Napoli a Palermo quando ha iniziato ad imbarcare acqua intorno alle 2:40 del mattino, a circa 45 miglia nautiche a sud dell’isola di Capri. A bordo si trovavano turisti, membri dell’equipaggio e personale di trasporto. L’imbarcazione, con una capacità massima di 12.000 passeggeri, era quasi al completo al momento del disastro.
Le prime testimonianze suggeriscono che un guasto strutturale possa aver causato l’apertura improvvisa nello scafo. Secondo alcuni membri dell’equipaggio sopravvissuti, un forte boato è stato udito prima che l’acqua iniziasse ad allagare i ponti inferiori. Il panico si è diffuso rapidamente, con migliaia di persone in fuga verso i ponti superiori in cerca di giubbotti di salvataggio e scialuppe, molte delle quali risultavano guaste o insufficienti.
“Era il caos. La gente piangeva, urlava, si spingeva — cercando di raggiungere i ponti superiori,” ha raccontato Marco Lazzari, 27 anni, sopravvissuto che viaggiava con i suoi genitori. “Ci dicevano che era tutto sotto controllo, ma la nave era già inclinata su un lato.”
La Guardia Costiera Italiana ha lanciato immediatamente un’operazione di salvataggio, inviando elicotteri, motovedette e personale medico. Il Centro di Coordinamento del Soccorso Marittimo Europeo di Roma ha collaborato con navi NATO e paesi vicini per fornire supporto aggiuntivo. Alle 10 del mattino, più di 3.000 persone erano state tratte in salvo, molte delle quali in stato di ipotermia, disidratazione o ferite riportate durante l’evacuazione.
Il destino di migliaia di altri rimane ancora incerto. Il Primo Ministro italiano Luca Marino ha definito l’incidente “una tragedia straziante e incomprensibile”, proclamando una giornata di lutto nazionale. “Stiamo facendo tutto il possibile per salvare vite e portare in salvo i superstiti,” ha dichiarato in conferenza stampa. “Il nostro cuore è con le vittime e le loro famiglie. Questo è un giorno buio per la nostra nazione.”
Numerosi testimoni denunciano gravi mancanze nei protocolli di sicurezza. Alcuni passeggeri affermano che le procedure d’emergenza non siano mai state attivate o fossero poco chiare. “Non abbiamo sentito allarmi finché non era troppo tardi,” ha raccontato Sofia Dimitriou, una turista greca. “Nessuno ci dava indicazioni. La gente si buttava in mare per salvarsi.”
La nave, gestita dalla compagnia Mediterranean Voyages Ltd., era stata ispezionata appena due mesi fa, risultando conforme a tutti i requisiti di sicurezza. Tuttavia, ora molti mettono in dubbio la validità di tali certificazioni. Le autorità marittime italiane hanno avviato un’indagine completa per accertare le cause del naufragio, senza escludere negligenza, guasti tecnici o addirittura un atto di sabotaggio.
La risposta internazionale è stata immediata. Le Nazioni Unite hanno offerto assistenza umanitaria, mentre diversi paesi limitrofi hanno inviato squadre di soccorso. Papa Francesco ha espresso il suo cordoglio durante l’udienza mattutina, pregando per le vittime e lodando il coraggio di chi ha aiutato gli altri a mettersi in salvo.
“Questo ci ricorda quanto sia fragile la vita e quanto sia importante la compassione e la solidarietà,” ha detto il Pontefice.
I social media sono stati invasi da richieste di notizie, mentre migliaia di familiari cercano informazioni sui loro cari. Gli hashtag #DisastroAuroraStar e #PreghierePerAurora sono diventati virali. Centri di emergenza sono stati allestiti a Napoli e Palermo per accogliere i superstiti.
Tra i passeggeri vi erano diversi gruppi scolastici, famiglie migranti e turisti provenienti da tutta Europa, Asia e Americhe. La varietà delle nazionalità sta complicando l’identificazione e il rimpatrio delle vittime.
Le testimonianze dei sopravvissuti raccontano momenti drammatici prima che la nave scomparisse tra le onde.
“Sembrava un incubo. Le luci si sono spente. C’erano persone intrappolate sotto coperta. Si sentivano i bambini urlare nel buio,” ha raccontato Alexei Borodin, un cittadino russo che è sopravvissuto aggrappandosi a un pezzo di detrito galleggiante per oltre due ore. “Non so come ce l’ho fatta. Ho visto troppi che non ce l’hanno fatta.”
La MV Aurora Star, varata nel 2012, era considerata una delle navi da crociera più grandi e moderne del Mediterraneo. Con alloggi di lusso, piscine e aree ricreative, era una scelta popolare per chi cercava una combinazione tra trasporto e svago. Il suo improvviso affondamento ha sollevato gravi interrogativi sugli standard di sicurezza delle grandi navi passeggeri.
Le ricerche proseguono, ma le speranze di trovare altri superstiti si affievoliscono. Sommozzatori e droni subacquei sono stati inviati sul luogo del naufragio, ma le condizioni meteo in peggioramento stanno ostacolando le operazioni.
Nel frattempo, il lutto ha avvolto l’intero Paese. Candele accese brillano davanti ai municipi e alle chiese in tutta Italia in memoria delle vittime.
“Non ci fermeremo finché non sapremo cosa è successo e perché,” ha detto il Primo Ministro Marino. “Giustizia sarà fatta. E non dimenticheremo mai coloro che hanno perso la vita in questa tragedia indicibile.”